PER EDITH PIAF
Viaggio musicale nella Francia degli anni 30-50 attraverso le canzoni di Edith Piaf.
Storie di vite nell’ambiente della malavita francese, storie di donne innamorate, storie di passioni di sogni… ricordi di vite perdute.
“Corretto e regolare” descrive un protettore molto speciale, “Browning" racconta i misfatti del re della rivoltella, "Amante d’attore" rivela l’amore non corrisposto di una ragazza per un attore. “Tutto crolla” è una canzone sull’arrivo imminente della guerra: “è tutta la terra che tuona…faremo saltare il mondo…aggrappatevi tutto crolla!“
Ne ”Il fisarmonicista” la ragazza di strada perde il suo amore in guerra, un fisarmonicista la cui musica resterà per sempre nel suo cuore.
La storia di ”Rita la bionda“ la ragazza senza cuore che gestisce un bar al bordo del mondo, “La Foule” , “L’uomo della Moto”, “ Padam Padam”... E’ il giorno della liberazione, la fine della guerra, l’ora della ricostruzione e dei consigli per vivere meglio… dei ricordi della “ Vie en Rose”.
Lo spettacolo è la seconda versione dello spettacolo "Per Edith Piaf", ed è stato ribattezzato "I primi 100 anni di Edith Piaf" in onore del centenario della nascita della cantante francese (1915-1015).
This performance is a musical journey in the France of the 1930s and 1950s through Edith Piaf’s songs -stories of lives in the underworld of the French gangsters, stories of women in love, stories of passions, of dreams, of memories.
This is a tale which starts in 1939, a crucial historical moment throughout Europe. It is the period of Jacques Prévert’s poetry, of Cartier-Bresson’s photography, of Jean Cocteau’s theatre tales, of the coming of the Second World War which will destroy so many families, of the songs from Charlie Chaplin’s films, of the images and characters of De Sica’s film “Roma Città Aperta”, of the French Resistance, of the struggle for life and for love.
The performance theme, the soul which ties all the stories together, and maybe even more Edith Piaf’s own soul, seems to be: “Whatever happens, don’t ever stop believing in love”.
El espectáculo es un viaje musical en la Francia de los años 30-50 a través de las canciones de Edith Piaf.
Historias de vidas que nacieron en el ambiente de la mala vida francesa, historias de mujeres enamoradas, historias de pasiones, de sueños, de recuerdos.
Es el cuento de una época, 1939, un momento histórico de gran ebullición en toda Europa. Es la época de las poesías de Jacques Prévert, de las fotografías de Cartier-Bresson, de los cuentos teatrales de Jean Cocteau, de la llegada de la Segunda Guerra Mundial que diezma a tantas familias, de las melodías de las películas de Charlie Chaplin, de las imágenes y de los personajes de las películas “Roma Città Aperta” (Roma Ciudad abierta) de De Sica, de la Resistencia francesa, de la lucha por la vida, por el amor.
El tema del espectáculo, el alma que une las historias, y talvez aún más el alma de Edith Piaf, parece ser.
|Promo
Regia: Pino Di Buduo
con: Nathalie Mentha
OPINIONI DELLA STAMPA:
"Nathalie Mentha, cogliendo l’anima della grandissima cantante francese, ha saputo –come non mai – catturare gli amori, le esigenze, le trasformazioni. C’è tutto quello che occorre per soddisfare i palati fini: dai primi brani sulla vita della piccola malavita parigina così triste eppure così umana e palpitante, ai brani celebri…"
Bruno D’Aria, Nuovo Rieti Oggi
"Una fragile donna bionda, ha padroneggiato la scena nella sua blusa nera e nella sua gonna di seta a pieghe, e ha incantato il pubblico con la sua voce fresca e vigorosa, con il suo inglese-francese e la sua postura di sfida."
Arunima Choudhury, Actu Pondy
"Presentato a Tokio nel famoso tempio Nanzohin del quartiere Itabashi, lo spettacolo in lingua inglese ha riscosso un lunghissimo applauso e complimenti dal numeroso pubblico presente."
Il messaggero
"Una delle emozioni del teatro sta nel guadare un performer che abita completamente un altro artista. Questo è esattamente ciò che accade ne I primi 100 anni di Edith Piaf, l’ipnotizzante show a solo di Nathalie Mentha."
Geoff Gehman, ICON
"Rivive Parigi, tra le pieghe de I cento anni di Edith Piaf, spettacolo che abbiamo avuto il privilegio di vedere proprio il 19 dicembre 2015, il giorno del centesimo anniversario della nascita di una delle voci più celebri della canzone francese. Rivive in tanti modi e in tante forme negli spazi allusi del gesto scenico di Nathalie Mentha, attrice e cantante che sulla scena in-canta. [...]
I cento anni di Edit Piaf è operazione complessa e bella, commossa e commovente al di là della semplice cavalcata tra canzoni e ricordi, tra narrazione ed evocazione. L’attrice, che scivola dal recitato al canto con leggerezza danzante, racconta sì le tappe salienti di un percorso artistico e umano, ma non permette mai alla semplice narrazione di assumere il controllo dell’intera operazione. Piuttosto, con gesto artistico di grande coerenza, usa il proprio corpo e la propria voce per riempire il vuoto non tanto di ricordi, quanto del loro senso più intimo e segreto."
Alessandro Izzi, Press Up
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